Il tempo nel tempo

Per spiegare il concetto di tempo ci vorrebbe molto tempo.
Ma poiché non tutti hanno tempo da perder col tempo, ecco un disegno che vi prenderà
giusto il tempo per veder espressi i 3 concetti che, nel tempo, si son sviluppati:
  1. il tempo come misura del movimento, legato a doppio filo con lo spazio

  2. il tempo come movimento intuito

  3. il tempo come orizzonte dell’esistenza

Concetto di Tempo nel tempo
Il concetto di Tempo nel tempo

01. Il tempo come misura del movimento. Il tempo scientifico

Concepito inizialmente come ciclicità del mondo e della vita dell’uomo per giustificare i passaggi dell’anima da un corpo all’altro (metempsicosi) a cui certe popolazioni antiche (ad es. i greci) credevano, questa formulazione del tempo (sempre legato al suo alter ego, lo spazio) sta alla base del concetto scientifico di tempo.

Usato, abusato, bistrattato, mortificato, ci fu chi lo utilizzò per dimostrare l’assurdità del solo pensare l’esistenza del movimento (Zenone e i suoi paradossi - V sec. a.C.) e chi, invece, per giustificarlo (Aristotele - IV sec. a.C.) o per dar conto delle leggi della fisica (Galileo Galilei - XVII sec. d.C. e Isaac Newton - XVIII sec. d.C.).

Ci fu chi lo invocò per spiegare il concetto di concatenazione causale (ma non di reversibilità!) e lo celebrò per indicarci, insieme allo spazio, gli strumenti necessari per organizzare la nostra esperienza in modo corretto e razionale (Kant - XVIII sec. d.C.).

E, infine, ci fu chi lo mortificò per dire che tutto quello che si era detto prima sul tempo lo si poteva buttare, perché non esiste un solo tempo, ma tanti tempi e tutto è relativo… tranne la velocità della luce (Einstein - XX sec. d.C.)… ebbecerto!

02. Il tempo come movimento intuito

È il concetto di tempo connesso alla coscienza, che per alcuni (Sant’Agostino - IV sec. d.C.) è problematico, perché se ne può intuire il significato, ma a razionalizzarlo, fa flippare il cervello.

E per altri (Hegel - XVII sec. d. C.) sta a fondamento della manifestazione dell’Essere nella storia (Der Geist, lo Spirito), e cioè dell’intuizione del divenire dell’Essere… non meno flippante, insomma! :-O

03. Il tempo come orizzonte dell'esistenza

È il concetto sviluppato dalla filosofia esistenzialista (Heidegger - XX sec. d.C.) che afferma che "qualsiasi essente è tempo" ed è indivisibile da un ente che lo percepisce o lo subisce.

Il tempo, in altri termini, è orizzonte della possibilità dell’esserci: Ã¨ nel tempo che l’Essere si compie e si comprende nella propria esistenza… che dicevamo a proposito di flip? :-O

Silvia Pittarello

Veneziana, studi classici, un pallino per le scienze, da sempre coltivato e sfociato in una laurea in filosofia. Che ci azzecca? Tutto, basta un poco di zucchero.
Copywriter di professione, #maestrinadallapennarossa per carattere, comunicatrice della scienza per vocazione.
Il mio motto? "Gutta cavat lapidem".
Buona fortuna a voi. Questa sono io.

Nessun commento:

Posta un commento